Mappatura Codici Iva-Natura

Chi lavora quotidianamente con le fatture elettroniche sa perfettamente quanto sia importante compilare correttamente il campo IVA. Il nostro sistema contabile ha introdotto una serie di Codici Iva per definire ogni aspetto della natura dell’operazione, quali il tipo documento, il regime IVA, il metodo di pagamento, il regime fiscale di chi emette la fattura, la cassa di previdenza e l’eventuale ragione di non applicabilità dell’aliquota IVA.

La mappatura dei codici IVA, conosciuti anche come “codici natura”, permette di identificare tutti i diversi aspetti dell’operazione; ciò è importante perchè tutte le fatture devono riportare l’indicazione dell’aliquota IVA e, laddove dovesse essere pari allo 0%, la norma prevede che occorre indicare la cosiddetta “Natura”, ossia il motivo per cui l’imposta non viene applicata.

Mentre l’indicazione della natura è obbligatoria, il riferimento alla norma di legge è un campo descrittivo che può anche non essere compilato.

In Giobby le nuove aliquote vengono associate come mostrate di seguito e possono essere cambiate nella maschera Gestione Iva. La natura dell’IVA, inoltre, può essere modificata anche direttamente dal popup della FE.

 

 

Di seguito l’elenco dei codici iva abbinati alla Natura su Giobby, aggiornati con il tracciato in vigore dal 1 gennaio 2021:
  • N1 – escluse ex art. 15;
  • N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. da 7 a 7-septies del DPR 633/72;
  • N2.2 non soggette – altri casi;
  • N.3.1 non imponibili – esportazioni;
  • N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie;
  • N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino;
  • N3.4 non imponibili – operazioni assimilate all’esportazione;
  • N 3.5 non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento;
  • N3.6 non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond;
  • N4 – esenti;
  • N5 – regime del margine/IVA non esposta in fattura;
  • N6.1 inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero;
  • N6.2 inversione contabile – cessione di oro e argento puro;
  • N6.3 inversione contabile – subappalto nel settore edile;
  • N6.4 inversione contabile – cessione di fabbricati;
  • N6.5 inversione contabile – cessione di telefoni cellulari;
  • N6.6 inversione contabile – cessione di prodotti elettronici;
  • N6.7 inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi;
  • N6.8 inversione contabile – operazioni settore energetico;
  • N6.9 inversione contabile – altri casi
  • N7 – IVA assolta in altro stato UE (vendite a distanza ex art. 40 c.3 e 4 e art. 41 c.1 lett. b, DL 331/93; prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74-sexies DPR 633/72).
Conseguenze e problemi di fatture con Codici Natura errati

Secondo la vigente normativa IVA, il “codice natura” non è certamente elemento essenziale della fattura. E’ altresì vero, però, che il “codice natura” è obbligatorio nel tracciato XML della fattura elettronica ed è il dato che viene spesso utilizzato dai gestionali per la contabilizzazione della fase passiva. Il problema, quindi, è rilevante dal momento che, in futuro, tutte le comunicazioni e dichiarazioni IVA precompilate si baseranno sui dati inviati allo SDI con le fatture elettroniche.

Possibili rimedi

Se ci dovessimo trovare nella situazione di dover correggere, poiché errato, il “codice natura” di una fattura elettronica,  la soluzione è richiedere l’emissione di una nota di credito a storno integrale della fattura errata, e la successiva emissione di una nuova fattura con il “codice natura” corretto.

 

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