E-commerce: l’importanza dell’integrazione con il gestionale

Ormai è cosa nota che nell’anno del COVID-19 tantissime aziende hanno deciso di dotarsi di un e-commerce per distribuire i propri prodotti e servizi attraverso canali differenti da quelli tradizionali. Una volta, però, online, in molte si sono ritrovate a dover gestire un flusso di vendita completamente nuovo: spedizioni, scontistiche e resi sono solamente alcune delle nuove dinamiche legate al possesso di un e-commerce.

Se questo è vero, la possibilità di integrare il proprio gestionale ERP all’e-commerce realizzato si configura come uno degli strumenti più validi per valorizzare il commercio online, specialmente se si tratta di PMI. In questo modo, infatti, è possibile: acquisire l’anagrafica dei clienti (dunque ridurre i carichi di lavoro legati alle attività ripetitive di inserimento dati), scaricare il magazzino, evadere gli ordini in maniera precisa e puntuale, usufruire di un sistema di reportistica che vada ad arricchire quella preesistente, e tanto altro. In estrema sintesi, dunque, l’integrazione gestionale/e-commerce è volta soprattutto a migliorare l’efficienza dell’attività e la percezione aziendale da parte dei clienti.

Dal punto di vista tecnico, si parla di integrazione quando si verifica un flusso di dati tra il sito e-commerce verso il gestionale, e viceversa. In pratica, un’attività online richiede che le informazioni generate vengano raccolte ed inserite all’interno del gestionale. Naturalmente, finché il traffico di vendita è limitato, si potrebbe anche considerare di svolgere manualmente questa attività; ma quando gli ordini cominciano a crescere, ciò non è più possibile perché diventerebbe un’operazione troppo lunga e complessa, ma soprattutto esposta ad innumerevoli errori umani.

Il processo di integrazione ovviamente non è uguale per tutte le aziende. Più grande è l’azienda, maggiori saranno le informazioni da integrare; in poche parole, i due sistemi avranno più elementi da condividere.

Esistono diversi modelli di integrazione riguardanti la sincronizzazione dei dati, i cui principali sono:

  • Migrazione: gli sviluppatori impostano dei parametri di configurazione da passare alle c.d. “chiamate API” (Application Programming Interface) affinché i dati e-commerce migrino all’interno o all’esterno della piattaforma;
  • Trasmissione: in questo caso i dati vengono spostati da un unico sistema di origine a più sistemi di destinazione;
  • Aggregazione: contrariamente alla trasmissione, i dati vengono recepiti da più sistemi e poi spostati in un sistema unico.
Qualche consiglio utile:
  • Scegliere con accuratezza quale piattaforma e-commerce si adatta meglio alle proprie esigenze;
  • Controllare che il gestionale possa essere integrato alla piattaforma prescelta;
  • Assicurarsi che lo sviluppatore abbia già esperienza nel campo dell’e-commerce e/o nell’ambito delle integrazioni con software gestionali;
  • Sulla base della dimensione aziendale, valutare se è il caso di avviare subito l’integrazione, oppure prendersi del tempo per monitorare prima il proprio volume di affari;
  • Non tutti i dati possono essere trasferiti e, di conseguenza, non tutte le attività possono essere automatizzate. Per questo è di fondamentale importanza valutare anticipatamente gli aspetti tecnici legati all’ implementazione del flusso informativo che sarà oggetto di integrazione.

Giobby mette a disposizione, a partire dal Piano Business, le già citate chiamate API: applicazioni che, attraverso una modalità standard per l’interrogazione e l’accesso dei dati, espongono le funzionalità di un’altra applicazione, consentendo alla nostra piattaforma di comunicare con e-commerce e, più in generale, con altri software/programmi.

Sono state già effettuate innumerevoli integrazioni di successo con e-commerce realizzati con i principali CMS, come WooCommerce, Magento, Shopify, Prestahop e Storeden, che hanno permesso ai nostri clienti di aumentare le vendite ed avere una gestione più snella ed efficiente della propria attività.

E tu cosa aspetti?