Liberi professionisti: come Giobby ti supporta nella semplificazione delle parcelle
Oggi in Italia ci sono 1.402.000 liberi professionisti.
E questi, periodo pandemico a parte, rappresentano una categoria in crescita ininterrotta dal 2010.
Ma chi sono di preciso i liberi professionisti?
In Italia è il codice civile che, inquadrando nell’art. 2229 l’esercizio di una professione intellettuale, ci dà in un certo senso la definizione di libero professionista come colui che svolge per conto terzi e senza un vincolo di subordinazione un’attività di tipo intellettuale a fronte di un corrispettivo. Mentre, dal punto di vista fiscale, il libero professionista viene inquadrato nella macrocategoria dei lavoratori autonomi.
Quasi sempre, per poter portare avanti la propria attività, i liberi professionisti devono iscriversi a un albo professionale, a un collegio o a una associazione di categoria.
Esempi di libere professioni sono: medico, architetto, giornalista, avvocato, ingegnere, notaio, geologo, psicologo, agronomo, farmacista, veterinario, copywriter, fotografo, social media manager, grafico, coach sportivo, guida turistica, agente di commercio etc.
Per poter operare liberamente, è necessario che i liberi professionisti rispettino alcuni adempimenti previsti dalla legge Italiana e che elenchiamo di seguito:
- essere in possesso della partita IVA e comunicarlo correttamente all’Agenzia delle Entrate (a meno che non si tratti di prestazioni svolte fino ad un massimo di 5.000 € annuali di fatturato);
- essere in possesso del codice ATECO, che regolamenta e identifica le attività di un determinato settore economico;
- aderire a un regime fiscale (forfettario o ordinario);
- versare i contributi alla Cassa del proprio albo di riferimento o, in mancanza di esso, alla Gestione separata INPS;
- gestire correttamente la contabilità e le fatture della propria attività.
Proprio in merito a quest’ultimo punto è importante ricordare che il libero professionista, come tutti i lavoratori autonomi, a fronte della ricezione di una parcella come compenso per la sua prestazione, è tenuto ad emettere fattura ai propri clienti per i servizi erogati.
Oltre all’onorario (ed eventualmente l’Iva), nella fattura possono essere comprese anche altre voci di spesa sul totale:
- le ritenute (come, ad esempio, la ritenuta d’acconto Irpef) che rappresentano degli importi trattenuti dal debitore che poi provvederà lui stesso a versare direttamente ad altri (esempio – il debitore versa direttamente all’Erario degli importi che rappresentano un anticipo sulle imposte dovute dal percipiente);
- i contributi per la cassa previdenziale di appartenenza (ad esempio INARCASSA per gli Architetti).
Alla luce di quanto appena visto (che abbiamo tentato di semplificare) possiamo affermare con certezza che, una gestione manuale della contabilità e dei calcoli relativi, possono rivelarsi davvero macchinosi nella pratica.
Funzioni parcella e fattura agente di Giobby
Giobby, con le sue funzioni Parcella e Fattura Agente, semplifica notevolmente la gestione della contabilità per i liberi professionisti.
La compilazione di una fattura diventa agevole in quanto i clienti si registrano in anagrafica e tutti i dati restano salvati in rubrica.
Per la compilazione delle singole righe è possibile codificare i propri servizi da caricare nel documento con tutti i dettagli, così da ottenere delle sezioni precompilate.
Tramite blocchi dedicati e tendine, Giobby permette di gestire tutto quello che concerne Cassa Contributi e Ritenuta d’Acconto: selezionare la tipologia, calcolare l’imponibile cliccando sull’icona dedicata o modificando manualmente l’importo, riconoscere in automatico quali righe sono soggette al calcolo della ritenuta d’acconto e quali no, calcolare in automatico gli importi da detrarre dal totale da incassare, etc.